
Una vettura è come una persona: invecchiando, può manifestare acciacchi più o meno gravi in funzione (anche) del modo in cui ha vissuto. E non è detto che i problemi emergano a prima vista: per questo, è importante saper cogliere i sintomi delle malattie incipienti.Non è necessario essere degli esperti, anche se la competenza specifica ovviamente consente di formulare diagnosi più dettagliate. Basta un po’ di attenzione e seguire i nostri consigli. L’esame accurato della vettura è sempre utile, ma è indispensabile nel caso si acquisti da un privato, che a differenza di concessionari e salonisti non è tenuto a rilasciare una garanzia di conformità. Inoltre, in genere le auto messe in vendita direttamente dai proprietari non vengono sottoposte a trattamenti di ricondizionamento estetico e meccanico, quindi sono più “sincere” nel mostrare il loro stato. Per questo, una vettura che si presenta all’esame pulita dentro e fuori, persino nei dettagli, con pneumatici in buono stato e di misura corretta e con manutenzione ben documentata, quasi certamente è stata anche guidata con cura.
COME ESAMINARE LA VETTURA
Anche un’auto apparentemente ben tenuta potrebbe comunque nascondere delle magagne, ma di sicuro costituisce una base migliore rispetto a un esemplare evidentemente trascurato, in particolare per quanto riguarda la manutenzione periodica, cioè quei controlli che sono di fondamentale importanza sulle vetture moderne, soprattutto nelle diesel e nei benzina sovralimentati. Il turbo, infatti, mal sopporta i cambi olio dilazionati e lubrificanti di qualità non corrispondente alle prescrizioni, pertanto è bene esaminare con scrupolo le fatture dei tagliandi (non accontentarsi dei timbri sul libretto di servizio, facilmente falsificabili), anche ai fini di risalire all’effettivo chilometraggio della vettura. A questo riguardo, va ricordato che tramite le officine della rete di assistenza ufficiale è quasi sempre possibile risalire agli interventi di manutenzione effettuati. In mancanza di questo, ci sono vari modi per valutare la percorrenza di una vettura: il più semplice, è esaminare lo stato della corona del volante.
Indizi rivelatori. Oltre all’esame dei documenti (carta di circolazione e certificato di proprietà compresi), uno sguardo approfondito alla vettura è utile per evidenziarne lo stato di salute e la presenza di eventuali riparazioni di carrozzeria, che possono essere dovute a banali incidenti o a sinistri più gravi. Pur senza strumenti dedicati, quasi sempre è possibile individuare il lavoro del carrozziere da dettagli, come le tracce di vernice su guarnizioni e profili adiacenti alle parti riparate, oppure a loghi e targhette adesive non perfettamente allineate. La targa posteriore deformata è poi sempre spia di un impatto, che può essere dovuto a una retromarcia maldestra o a un più violento tamponamento.
Test drive. Un giro di prova, infine, è utilissimo per valutare la funzionalità degli organi principali della vettura. Un proprietario sicuro dello stato della sua auto non avrà difficoltà a concederlo, perlomeno con lui alla guida. E pure da passeggeri con un po’ di attenzione è possibile cogliere i sintomi di vari malfunzionamenti, come l’anomala rumorosità del motore a freddo, delle sospensioni o gli innesti bruschi del cambio automatico. Durante il test drive va prestata attenzione a eventuali rumorosità a motore freddo, spia di usure costose da riparare, ai battiti delle sospensioni sullo sconnesso (bracci e snodi sferici da sostituire) ai fischi del turbo e alle derive da un lato in frenata. Se la frizione slitta passando dalla seconda alla quinta accelerando a fondo è necessario cambiarla, mentre col cambio automatico non si devono avvertire sussulti negl’innesti.
Fonte: quattroruote.it
Comments